Un cane Non deve scappare

Scritto da Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria Cani - 1 commento
Un cane Non deve scappare

Amato, curato, fatto oggetto di ogni premura più affettuosa, un cane non dovrebbe mai desiderare di scappare; se nella casa dove è stato allevato c’è una cuccia per lui, una scodella piena al momento del pasto, se non riceve mai busse e rimproveri fuori luogo perché dovrebbe desiderare di andarsene?

Il fatto è che non sempre il cane che non si trova più è fuggito secondo un suo desiderio. La maggior parte delle volte si smarrisce nella folla, oppure seguendo una cagnolina che gli è sembrata simpatica, ha fatto qualche chilometro e alla fine non ha capito più dove si trovava.

La povera bestia perduta nel caos della città non ha alcuna possibilità di trovare una traccia, una pista che la riconduca verso casa, e sempre più angosciata, smarrita e affamata, finisce per essere raccolta da qualche persona di buon cuore (nel migliore dei casi), oppure da un accalappiacani.

Col passare dei giorni ai padroni addolorati per la scomparsa del cane appare sempre più improbabile la possibilità di ritrovarlo.

Che cosa si può fare in questi casi?

Intanto bisogna spargere la voce fra i bottegai, le portinaie, i posteggiatori di automobili che si trovano pressappoco nei paraggi in cui il cane è stato smarrito, e naturalmente bisogna promettere una bella mancia a chi fornirà delle indicazioni valide a ritrovare l’animale. Una dettagliata descrizione della bestia: razza, colore del pelo, taglia, colore degli occhi, nome al quale risponde, sarà necessaria allo scopo di facilitare il riconoscimento, e se possedete una fotografia recente del vostro cane, fatene stampare delle copie e distribuitele.

Fate poi una regolare denuncia di smarrimento e portatela al mandamento dei vigili urbani, poi chiedete l’autorizzazione a far affiggere dei manifesti sui muri cittadini.

Sui manifesti vi saranno le indicazioni necessarie per riconoscere l’animale smarrito, e la promessa di una congrua mancia a chi lo riporterà al proprietario.

Anche sui giornali quotidiani più diffusi nella vostra città, nelle colonne degli annunci economici potete fare stampare un appello analogo, ma anche sui siti di annunci di animali domestici.

Se però tutto ciò non basta a farvi ritrovare il vostro cane, allora recatevi alla Lega nazionale per la difesa del cane, e alla Società per la protezione degli animali, dove vi saranno indicati gli indirizzi di quei canili e rifugi per cani randagi che sono sorti — quasi sempre alla periferia delle città — per iniziativa di privati cinofili. E può darsi che lì, nel ricovero dei cani senza casa e senza padrone, ritroviate il vostro cane.

Per rendere le cose più facili, attaccate al collare del vostro cane una medaglietta sulla quale avrete fatto incidere il vostro nome, cognome, indirizzo completo, e numero di telefono.

Chi trova il cane non avrà che il piccolo disturbo di farvelo sapere: voi stessi potete recarvi al suo domicilio per prelevare la bestia e riportarla a casa.

Alla persona che vi ha fatto questo enorme favore potete dare una mancia, fare un regalo, rimborsare le eventuali spese che avesse sostenuto (per esempio: una medicazione in ambulatorio se il cane era ferito, oppure i pasti che ha consumato), ma l’opportunità di questi gesti la giudicherete voi con la vostra sensibilità.

Infatti se il cane è stato rintracciato da una persona di buon cuore e benestante, potete solo manifestarle la vostra riconoscenza scrivendole poi un biglietto di ringraziamento, o mandando dei fiori (se si tratta di una signora). Se invece la persona che vi ha reso questo servigio è evidentemente molto modesta, allora potete anche azzardare di metterle in mano una busta con del denaro, ma fate questo gesto con molta discrezione.

Facciamo l’ipotesi contraria: voi avete portato il vostro cane a passeggio, e improvvisamente vi accorgete che accanto al vostro ce n’è un altro sconosciuto, che lo segue e che non dimostra l’intenzione di lasciarlo. Oppure trovate per la strada un cane affamato, magro, smarrito, tremante di freddo.

Prima di tutto vedete se al collare c’è la famosa medaglietta con una indicazione che possa facilitare l’identificazione del padrone. Poi chiedete ai bottegai e alle portinaie del luogo dove avete trovato la bestia se per caso la conoscono.

Visti inutili anche questi tentativi, portate il cane a casa, rifocillatelo, lavatelo se è necessario, poi telefonate alla Lega nazionale per la difesa del cane, e alla Associazione protezione animali, e segnalate la cosa lasciando il vostro indirizzo e numero telefonico.

Se qualcuno si rivolgerà a questi enti per denunciare lo smarrimento del cane, gli verrà segnalato il suo ritrovamento da parte vostra.

Intanto, nei giorni che seguono, portate a spasso — con il vostro cane — anche l’altro, perché può essere che chi l’ha smarrito lo vada a cercare proprio nel luogo dove voi l’avete trovato.

Leggete attentamente gli annunci economici che denunciano gli smarrimenti, ma se malgrado tutto ciò il padrone non venisse rintracciato, e voi non vi sentite di prendervi in casa un altro cane, allora portatelo alla Lega nazionale per la difesa del cane, o all’Associazione per la protezione degli animali che ne avranno cura, e lo salveranno dalla camera a gas cui sono destinati i cani randagi che nessuno va a reclamare, o, meglio ancora, gli troveranno un nuovo padrone.

Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi

Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.

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1 Commento
  1. Andrea

    Son completamente d'accordo con l'articolo. Anch'io penso che un cane debba essere trattato bene (se non meglio) di una persona:) . Al di là di quel che dicono le persone un cane sente eccome la mancanza del padrone. Grazie per le informazioni utili riportate nel post.
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