Perché i Gatti fanno le Fusa?
Scritto da dott. Marco Costa nella categoria GattiCosa c’è di più piacevole del momento in cui il vostro micio vi sale in grembo, sistema le zampe sotto il corpo ed inizia a fare le fusa? È tra le cose che amiamo di più nei gatti: Quella sensazione di appagamento che scelgono di condividere con noi. Quando un gatto si trasforma in un caldo e morbido batuffolo che emette rassicuranti fusa, trasmette calma e tranquillità anche a noi. Non sempre siamo in grado di sentire quel delicato brontolio vibrante che sono le fusa, ma possiamo percepirlo. La domanda è: Perché i gatti fanno le fusa? E cosa genera il loro suono così caratteristico?
Secondo il veterinario Bruce Fogle, autore di “La Mente del Gatto”, la funzione originaria delle fusa era quella di consentire ai cuccioli di comunicare il proprio benessere alla madre. Un cucciolo inizia ad essere in grado di fare le fusa già al secondo giorno di vita e sebbene non riesca a miagolare e bere latte allo stesso momento, riesce contemporaneamente a bere e fare le fusa. La madre è solita rispondere con altre fusa, probabilmente per rassicurare il cucciolo.
Sono molte le teorie che tentano di spiegare il modo in cui si generano le fusa. Uno studio ha stabilito che le fusa coinvolgono l’attivazione dei nervi presenti nella laringe. I segnali di questi nervi provocano una vibrazione delle corde vocali mentre il diaframma funge da pompa a pistone, spingendo l’aria dentro e fuori dalle corde vibranti, generando un musicale ronzio. Il veterinario Neils C. Pederson (autore di “Allevamento Felino”) crede che le fusa si originino nel sistema nervoso centrale, e che siano un atto volontario. In altre parole, i gatti fanno le fusa unicamente quando vogliono farle.
Le fusa sono una parte integrante del sistema di comunicazione dei felini e si manifestano per un’ampia varietà di ragioni. L’atto è classificato nel gruppo dei vocalizzi prodotti dai gatti senza aprire la bocca. Oltre alle fusa, fanno parte di questo gruppo sonoro anche i grugniti e i brusii di richiamo e di riconoscimento. Tutti i gatti domestici e anche alcuni felini selvatici, come i puma e i leoni di montagna, sono in grado di fare le fusa.
Con la maturazione del gatto, il significato delle fusa si modifica. Alcuni gatti fanno le fusa per indicare appagamento e piacere, ma capita che lo facciano anche esemplari spaventati o molto malati, per non parlare delle femmine al momento del parto. Non è raro che i gatti facciano le fusa anche sul punto di morte. Queste fusa finali potrebbero indicare uno stato di ansia oppure euforia, condizioni comunemente riscontrate in soggetti malati terminali.
I comportamentisti animali credono che qualora un gatto faccia le fusa in presenza di una condizione di stress, lo stia facendo per rassicurare se stesso, un po’ come facciamo noi umani quando canticchiamo o fischiamo in momenti di nervosismo. Un gatto impaurito potrebbe fare le fusa per comunicare intenzioni passive e non aggressive, uno selvatico potrebbe farlo per segnalare che non intende attaccare e che gli altri gatti non devono temerlo. Gli esemplari più adulti potrebbero fare le fusa durante il gioco o nell’avvicinarsi ad altri gatti, per mostrarsi socievoli e manifestare il desiderio di avvicinarsi.
Una teoria più recente riguardante le fusa, sostiene che l’atto sia causato dal rilascio di endorfine nel cervello. Poiché le endorfine sono prodotte in condizione di dolore e piacere, ciò spiegherebbe le apparenti ambigue varietà di espressione delle fusa. Questa teoria confermerebbe le opinioni di Pederson circa l’origine cerebrale delle fusa, ed è inoltre compatibile con le spiegazioni più meccaniche di questo fenomeno, per via dell’attivazione di uno dei maggiori sistemi di azione cerebrali ad opera delle endorfine. Ad ogni modo, a prescindere dalla spiegazione, sembra assodato che le fusa siano associate alla sensazione di appagamento del gatto e ad un miglioramento della propria condizione in situazioni di stress. Le fusa sono tra le capacità feline più affascinanti e tenere al contempo, e ci auguriamo che questo articolo sia riuscito a rispondere ad alcune delle vostre domande al riguardo.
Marco Costa si è laureato alla facoltà UAB Barcelona, conseguendo con lode una laurea in scienze veterinarie. Ha lavorato nella pratica di piccoli animali ed equini per alcuni anni, prima di scegliere di concentrarsi esclusivamente sugli animali da compagnia. Ha sviluppato un interesse speciale per la medicina interna e l'oftalmologia.