Il ruolo indispensabile dello zinco nei cani

Scritto da Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria Cani
Il ruolo indispensabile dello zinco nei cani

Lo zinco oggi è spesso trascurato nella nutrizione dei cani, mentre il consumo della giusta quantità di zinco è vitale per mantenere il vostro cane sano, garantire che la loro dieta non ne contenga troppo o troppo poco può diventare un delicato gioco di equilibri. Ecco tutto ciò che dovete sapere sullo zinco per i cani.

Tradizionalmente, includere lo zinco per i cani non è mai stato visto come un problema importante in quanto molti alimenti abbondano di zinco (Kunkle, 1980). Tuttavia con l'avvento di alimenti per cani cucinati in casa e alimenti crudi vi è un maggiore margine di errore relativamente al contenuto di questo elemento nella dieta dei cani (Schlesinger, et al. 2011).

Inoltre, i cani possono soffrire di tossicità da zinco se ne ingeriscono quantità eccessive sia dalla loro dieta che da una fonte alternativa. Sia i proprietari che i veterinari dovrebbero essere consapevoli del potenziale di condizioni mediche correlate allo zinco poiché una pronta diagnosi e l'inizio della terapia adeguata è spesso essenziale per un risultato positivo.

Perché lo zinco è importante per i cani?

Lo zinco si trova nelle ossa, nei muscoli, nel fegato, nella milza, nelle ghiandole prostatiche e in una gran varietà di altre sedi anatomiche. Tra le varie funzioni lo zinco è essenziale per i cani nel garantire il corretto funzionamento del metabolismo, del sistema immunitario, del sistema riproduttivo e della cicatrizzazione cutanea (Jon Hardy, 2016; PDF).

I depositi di zinco all'interno del corpo del cane sono limitati ed è essenziale fornirlo continuamente nella loro dieta per soddisfare le loro esigenze quotidiane. Molti alimenti sani e di prima qualità così come i cibi umani consumati dai cani contengono zinco (ad esempio carne, uova e latticini) è improbabile quindi che la dieta di un cane ne sia carente a meno che non lo si sottoponga ad un'alimentazione restrittiva.

Gli studi dimostrano come la mancanza di zinco nei cani possa portare a una serie di effetti negativi alcuni dei quali sono: scarsa crescita, inadeguate capacità di guarigione e disturbi della pelle (Colombini, 1999).

Sta tutto nella razza

Esiste una ricerca sull'importanza dello zinco per i cani a seconda della razza, delle sue esigenze e della prevalenza di problemi di salute legati appunto allo zinco. Esistono differenze di razza e alcune razze come il Siberian Husky, il Samoiedo e l'Alaskan Malamute sono molto più soggette allo sviluppo di carenze di zinco (Kunkle, 1980; Jon Hardy, 2016.

Mentre ci sono un gran numero di potenziali effetti collaterali dovuti ad una mancanza di zinco nel cane, la condizione medica più osservata in queste particolari razze nella letteratura scientifica è conosciuta come "dermatite reattiva da zinco", una malattia della pelle che risponde all'integrazione con zinco (White, et al; 2001).

Gli studi hanno anche scoperto che tutte le razze di cuccioli grandi o giganti in rapida crescita possono essere più inclini a sviluppare una carenza di zinco rispetto alle razze più piccole, si tende infatti a sottoporre questi cani a diete inappropriate o a somministrare loro integratori alimentari che interferiscono con l'assorbimento dello zinco; più comunemente, i veterinari hanno osservato che questi cani ricevono troppo calcio o fitati.

I sintomi da carenza di zinco nei cani di queste razze sono simili a quelli riscontrati nelle razze nordiche che soffrono di dermatite reattiva da zinco sebbene possano presentare anche ispessimento dei cuscinetti e pelle irregolare sul naso (Vitale, 2004).

La dermatite reattiva da zinco

Chi possiede cani di razze nordiche sensibili dovrebbe osservare la comparsa di croste perioculari rivelatrici, lesioni nasali e pelle a scaglie e squamosa osservata nella dermatite reattiva da zinco, inoltre il pelo risulta opaco e poco lucido.

Le infezioni secondarie della pelle nei cani sono frequenti e possono provocare prurito e sfregamenti ed è importante sottolineare che la condizione tende a predominare tra i mesi di settembre e aprile che secondo gli studi è il periodo in cui la maggior parte dei cani mostra i sintomi(Colombini, 1997).

È interessante notare che questi cani non sono in genere alimentati con diete prive di zinco e aumentarne la quantità per queste razze non sarebbe di aiuto in quanto non sono in grado di assorbirlo adeguatamente.

La diagnosi degli animali colpiti comporta esami del sangue e biopsie di lesioni cutanee visibili.

I cani che ne sono affetti richiedono l'integrazione orale di zinco e una dose iniziale attraverso gli integratori per cani è di 1 mg/kg di SID (Colombini, 1999). La forma più comune di integrazione è tramite compresse orali che possono essere aggiunte al cibo del cane, schiacciate se necessario o somministrate mascherate da piccoli snack.

In un articolo scritto dal Dott. Vitale, un veterinario che ha studiato approfonditamente lo zinco e le condizioni ad esso correlate sulla dermatite reattiva da zinco nei cani, si raccomanda di non somministrare lo zinco a stomaco vuoto in modo da aumentare il suo assorbimento e ridurre il rischio di vomito dell'integratore. Supplementi IV e alterazioni della dieta sono stati segnalati come approcci potenzialmente efficaci.

Acrodermatite letale nei cani

Un'altra condizione di rilevanza segnalata è una malattia clinica molto rara chiamata "Acrodermatite letale" che si pensa sia causa della carenza di rame o di zinco nei cani, ma specificatamente osservata negli studi con i Bull Terrier (Uchida, et al; 1997).

Si ritiene che l'acrodermatite letale nei cani sia causata da una reale carenza alimentare piuttosto che da un problema di malassorbimento come quello riscontrato nelle razze nordiche sopra menzionate. Negli studi i bull terrier colpiti hanno mostrato segni tipici dell'età giovanile tra cui diarrea, crescita rachitica e persino aggressività. Sebbene questa malattia sia molto rara, gli allevatori di cuccioli di Bull Terrier dovrebbero tenerla d'occhio.

Integrare lo zinco nei cani

Mentre il vantaggio di integrare lo zinco ai cani che ne sono carenti è ovvio, sorge la domanda se sia necessario somministrare dello zinco aggiuntivo a tutti i cani.

Quindi doveste dare al vostro cucciolo un'aggiunta di zinco?

Come con la maggior parte dei nutrienti, se il vostro cucciolo sta già ricevendo una quantità sufficiente di zinco attraverso l'alimentazione quotidiana, l'integrazione non è necessaria e potrebbe persino essere pericolosa tuttavia molti alimenti per cani commerciali o fatti in casa non forniscono abbastanza zinco e quindi è possibile che l'aggiunta supplementare possa portare benefici al vostro cane.

La ricerca suggerisce che anche una dieta ben bilanciata con l'implemento di zinco extra nei cani può migliorare sia la qualità della pelle che del pelo (Marsh, et al; 2008). Allo stesso modo, studi nella letteratura medica umana evidenziano il ruolo dello zinco come un importante antiossidante e elemento necessario per proteggere la pelle oltre a dare altri benefici (Rostan, et al; 2002).

I cani possono assumere troppo zinco?

Mentre molti si preoccupano per le potenziali carenze di zinco, è assolutamente possibile invece che i cani soffrano a causa di eccessivi livelli di zinco nel corpo, nella maggior parte dei casi, questo è stato osservato attraverso cani che consumano oggetti non commestibili contenenti zinco.

Un caso segnalato si è verificato in un cane meticcio femmina di un anno che è stato portato in una clinica veterinaria a causa di disturbi gastrointestinali e letargia (Clancey, et al; 2012), presentava inoltre un'anemia emolitica immuno-mediata che non rispondeva alla terapia standard con corticosteroidi che venne somministrata. L'imaging diagnostico rivelava oggetti metallici all'interno dell'addome e i valori di zinco risultavano notevolmente alti, a 24,4 ppm (con 0,7 - 2 ppm come normale intervallo di riferimento). Gli oggetti in questione si rivelarono essere un paio di dadi metallici di un gioco da tavola e fortunatamente il cane si riprese completamente dopo che gli oggetti furono rimossi.

Una recensione della tossicità secondaria dello zinco dovuta all'ingestione di monete, in cui tre su cinque cani osservati sono deceduti, sottolinea le complicazioni potenzialmente fatali della malattia correlate alla tossicosi da zinco (Meurs, et al; 1991).

Il significato di questi due studi, più quelli di altri casi, è che vengono evidenziati i potenziali pericoli ai quali i nostri amici a quattro zampe sono esposti all'interno dell'ambiente familiare in relazione agli oggetti contenenti zinco. Ciò è particolarmente vero negli Stati Uniti e in Canada dove alcune monete contengono zinco e ovviamente i cani possono avervi un facile accesso (Latimer, et al; 1989).

E' importante anche essere consapevoli dell'elevato contenuto di zinco di altri articoli domestici come ad esempio le batterie, alcuni farmaci, vernici, dadi e bulloni, oggetti che li espongono facilmente alla tossicosi da zinco.

Il rischio è particolarmente alto nei cuccioli giovani che esplorano il mondo tramite la bocca e in razze conosciute come necrofaghe, ad esempio Labrador e Beagle.

100 mg/kg di sali di zinco sono indicati come DL50 dal manuale veterinario MSD, con alcuni penny contenenti 2440 mg di zinco il potenziale di tossicità dello zinco nei cani a seguito di ingestione di questo prodotto in particolare è molto alto (Richardson, et al; 2002).

Diagnosi errata

Una cosa che veterinari e proprietari di cani dovrebbero conoscere è la diagnosi errata di problemi di salute del cane legati allo zinco. Uno dei problemi principali quando un cane viene portato in una clinica veterinaria con sintomi di avvelenamento da zinco è che viene spesso confuso con l'anemia emolitica immuno-mediata idiopatica (Clancey, et al; 2002).

Poiché entrambe le condizioni causano una caratteristica anemia emolitica nei cani, è assolutamente essenziale che i veterinari esaminino la potenziale tossicità dello zinco ottenendo una storia approfondita dal proprietario (concentrandosi sulla dieta) e anche eseguendo l'imaging diagnostico per esaminare la presenza di eventuali corpi estranei metallici.

Terapia della tossicosi da zinco nei cani

La stabilizzazione di un cane che è gravemente malato a causa dell'avvelenamento da zinco è principalmente ottenuta attraverso cure di supporto con ricovero in clinica veterinaria. Fluidi per via endovenosa, gastro-protettori, ossigenoterapia e trasfusioni ematiche sono utili nella fase di recupero (Clancey, et al; 2002).

L'obiettivo principale è rimuovere la fonte di zinco il prima possibile. Se la fonte di zinco è stata appena ingerita (nelle ultime ore) un'alternativa potrebbe essere indurre l'emesi in modo che l'oggetto possa essere vomitato evitando un trattamento più invasivo, questo di solito si ottiene con un'iniezione di Apomorfina cloridrato per via sottocutanea (Lefebvre, et al; 1981).

In alternativa, un oggetto che è ancora all'interno del tratto gastrointestinale superiore del cane può essere rimosso tramite endoscopia. Se nessuna di queste opzioni risulta efficace potrebbe essere opportuno eseguire una laparotomia esplorativa per rimuovere l'oggetto incriminato. È di vitale importanza che l'animale sia stabilizzato prima di procedere con qualsiasi intervento chirurgico poiché vi è il rischio di morte intraoperatoria nei pazienti instabili.

Nel caso clinico dello studio di Clancey del 2002, nel quale si parla di un giovane cane che ingerì un dado di metallo, si scoprì che gli oggetti incriminati si erano spostati lungo il tratto del retto e furono rimossi manualmente senza bisogno di un intervento invasivo. Mentre questa tecnica ha avuto successo in questo caso e il cane recuperò completamente, è opinione dell'autore dello studio che aspettare che l'oggetto raggiunga il retto dopo che è stata fatta una diagnosi potrebbe essere pericoloso per l'animale in quanto lo espone ad alti livelli di zinco e non dovrebbe essere considerata come opzione di trattamento primaria.

Oltre alle raccomandazioni sopra riportate, l'uso della chelazione come terapia è descritto nel manuale veterinario MSD. Il Ca-EDTA viene somministrato al paziente ad una velocità di 100 mg/kg al giorno tramite iniezione sottocutanea, tuttavia esiste un potenziale rischio di tossicità renale nei cani per cui è necessaria una scelta appropriata del paziente e la terapia chelante non è consigliata per tutti i pazienti.

Conclusioni

Lo zinco per i cani è un elemento di fondamentale importanza quando si tratta della salute generale dei nostri amici pelosi. I proprietari di alcune razze come il Siberian Husky devono prestare particolare attenzione all'assunzione di zinco dei loro cani per evitare che si verifichino carenze.

Alcune diete possono già essere sufficientemente bilanciate e deve essere evitata un'integrazione eccessiva o inutile di zinco poiché la sua tossicità può essere incredibilmente pericolosa e potenzialmente fatale.

In generale, la maggior degli alimenti per cani in commercio raccomandati dal veterinario dovrebbero contenere i corretti livelli di zinco e, a meno che non vi sia un motivo medico specifico per farlo, non si dovrebbe integrarli con zinco aggiuntivo. È necessario prestare particolare attenzione per garantire che i cani non abbiano la possibilità di ingerire oggetti contenenti zinco presenti in casa il che potrebbe causare una tossicità fatale se non trattata tempestivamente.

Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi

Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.

Ti è piaciuto questo articolo? Votalo adesso:

(votato da 18 persone con una media di 4.9 su 5.0)

Lascia un commento

Ci piacerebbe sapere cosa ne pensi. Sentiti libero di inviare un commento e partecipare alla discussione!

Leave this field empty