Gatti randagi: precauzioni da prendere prima di portarli a casa
Scritto da dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria Gatti - 1 commentoCon i loro occhioni, le confortanti fusa e gli acuti miagolii, i gatti tendono per natura a toccare le corde dei nostri cuori. Come se non bastasse, gatti e micini sembrano sempre disperatamente alla ricerca di una casa. Inoltre, poiché le cucciolate possono provenire da più di un unico padre, è comunissimo trovare una grande quantità di randagi in uno stesso quartiere.
È però importante prendere le dovute precauzioni prima di accogliere un gatto randagio in casa vostra.
Chiamate il veterinario.
I gatti randagi vivono all’esterno, quindi non potete sapere cosa stanno per portare in casa vostra.
Molti pensano a pulci e zecche, ma i gatti possono anche essere portatori di parassiti e malattie letali. La Toxoplasmosi, per esempio, è una di queste e può provocare problemi di salute gravissimi o addirittura la morte. Fate esaminare il vostro gatto accuratamente e castratelo o sterilizzatelo qualora non lo fosse già. Informate il veterinario del vostro stile di vita e di ogni possibile pericolo presente nella vostra abitazione, come la presenza di piante potenzialmente velenose per i felini.
Il veterinario può aiutarvi ad adattare il vostro stile di vita all’arrivo del vostro nuovo amico!
Inseritelo gradualmente.
I gatti randagi tendono a muoversi furtivamente. Non sarebbe strano se rubassero del cibo o facessero i bisogni ovunque e in qualsiasi momento. Sotto consiglio del veterinario acquistate cibo, lettiera e tutto il necessario per il vostro gatto, per poi iniziare a inserirlo lentamente nel suo nuovo ambiente. Non punite il gatto se causa incidenti e incoraggiatelo a mangiare spesso, specialmente se risulta malnutrito.
Dimenticate quanto possiate aver sentito in passato e non nutritelo assolutamente con latte o latticini.
Lasciategli seguire una dieta a base di carne magra e cibi derivati da frutta e vegetali.
Avvicinatevi con cautela.
Potete usare del cibo per attirare il gatto in casa, o ancor meglio in luoghi più accessibili per l’animale, come un portico. Ma non iniziate subito ad accarezzarlo. I randagi potrebbero non fidarsi degli esseri umani e di conseguenza graffiare e mordere.
Per costruire un rapporto di fiducia guardate il gatto negli occhi e sbattete le ciglia molto lentamente. Nel linguaggio dei gatti ciò significa: “Non sono una minaccia. Ho intenzioni amichevoli”.
Se portate il gatto in casa, lasciate che la esplori liberamente, senza invadere i suoi spazi.
Il gatto capirà che non volete domarlo o spaventarlo. Una volta convinto il gatto ad avvicinarsi, lasciate che sia lui o lei a farvi le coccole. Non di rado i gatti danno dei colpi con la testa o si strusciano agli umani per segnare il territorio e dimostrare fiducia.
Assicuratevi che si tratti di un randagio.
Succede spesso che i gatti selvatici, o quelli che vivono all’esterno, siano scambiati per randagi. È necessario che vi accertiate che il gatto che avete trovato sia effettivamente un randagio.
Cercate un collare, una targhetta con l’ID o la presenza di microchip, e datevi da fare per cercare il padrone se pensate ce ne sia uno. I gatti selvatici mostrano paura nei confronti degli esseri umani e potrebbero essere aggressivi, quindi nella maggior parte dei casi conviene lasciarli stare e non infastidirli. Se siete indecisi, o se il gatto è malato o con cuccioli, chiamate un veterinario locale. I gatti diventano compagni amorevoli con facilità, ma non tutti i randagi sono perfetti per qualsiasi essere umano. Prima di aprire le porte della vostra casa a un gatto, assicuratevi di prendere le dovute precauzioni e di essere pronti a prendervi cura di lui.
Fatto ciò, potrete godervi il vostro nuovo amico peloso!
Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.
Giovanni