Carenza di magnesio nei cani: sintomi, cause e soluzioni

Scritto da Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria Cani
Carenza di magnesio nei cani: sintomi, cause e soluzioni

Il magnesio è la seconda sostanza più importante dopo il potassio all'interno delle cellule, perciò una deficienza di magnesio (anche chiamata ipomagnesiemia) può essere una problematica molto delicata. La maggior parte del magnesio in corpo si trova all'interno delle ossa (il 60%) e nei tessuti molli (38 %), e la maggior parte del magnesio dei tessuti molli risiede nei muscoli scheletrici e nel fegato. È fondamentale per molte funzioni metaboliche e la sua funzione di attivatore o catalizzatore è sfruttata da più di 300 sistemi enzimatici, ed anche per la formazione degli enzimi che coinvolgono l'ATP (adenosina trifosfato), che trasporta l'energia chimica all'interno delle cellule per il metabolismo.

Il magnesio è un importante cofattore nel mantenimento dell'equilibrio elettrico all'interno delle membrane. È anche importante nella produzione e nell'eliminazione dell'acetilcolina (un neurotrasmettitore). Una bassa concentrazione di magnesio nel fluido extracellulare (fluido all'esterno della cellula) può aumentare la concentrazione di acetilcolina sulle placche terminali del muscolo e causare una reazione involontaria dello stesso.

L'interferenza con il gradiente elettrico può provocare anomalie neuromuscolari e cardiache. Il magnesio regola anche il movimento del calcio nelle cellule muscolari lisce ed è importante per la forza contrattile (cioè la capacità del muscolo di contrarsi) e per la stabilità dei vasi superficiali del corpo.

Alcune complicazioni che possono verificarsi con l'ipomagnesemia possono essere, per esempio, l'alterazione di alcune funzioni dei muscoli scheletrici, con conseguente tetania (un forte dolore muscolare) ed una varietà di miopatie (cioè malattie dei muscoli scheletrici); aritmie cardiache ventricolari oppure torsioni di punta (tachicardia o ritmo cardiaco accelerato che ha origine in uno dei ventricoli del cuore) e depolarizzazione di cellule cardiache e tachiaritmie (che si hanno quando i ritmi cardiaci sono accelerati); resistenza agli effetti della sindrome paratiroidea; un aumento dell'assorbimento di calcio nell'osso; un aumento del rischio di tossicità da digossina (digitale).

Sintomi

  • Debolezza
  • Tremore muscolare
  • Atassia (incoordinazione muscolare)
  • Depressione
  • Iperreflessia
  • Tetania (forte dolore muscolare)
  • Cambiamenti comportamentali
  • Aritmie (ritmi cardiaci anormali)

Cause

  • Grave malnutrizione o significative malattie intestinali
  • Farmaci nefrotossici (farmaci velenosi per i reni)
  • Diabete mellito
  • Uso di diuretici (farmaci che liberano il corpo dai liquidi in eccesso)
  • Eccessiva escrezione di calcio attraverso le urine
  • Diminuzione dell'assunzione di magnesio, che si può verificare a causa della mancanza di magnesio nei fluidi parenterali (endovenosi oppure iniettati) nei pazienti sottoposti a terapia o dialisi a lungo termine)

Diagnosi

Dato che tante sono le cause connesse a questa condizione, la cosa migliore da fare è rivolgersi al veterinario, che saprà sicuramente effettuare una diagnosi specifica, analizzando i sintomi apparenti ed esteriori, sondando e poi escludendo ciascuna delle cause più comuni fino ad arrivare alla causa effettiva. Da quell'intuizione poi il veterinario capisce come trattare adeguatamente il problema.

I segni dell'ipomagnesemia sono in genere vaghi e colpiscono uno o più sistemi del corpo. Pertanto, devono essere studiate altre cause di anomalie neuromuscolari, e in particolare altre anomalie elettrolitiche. Durante l'esame fisico, il medico cercherà anomalie cardiache, intossicazioni correlate a farmaci e malattie renali, ognuna delle quali può portare ad alcuni dei sintomi sopra descritti.

Un elettrocardiogramma (ECG o EKG) può essere utile per esaminare la corrente elettrica nel miocardio, e potrebbe rivelare eventuali anomalie nella conduzione elettrica cardiaca (da cui dipende la capacità di battere del cuore), un comune effetto collaterale dell'ipomagnesemia.

Trattamento

Il trattamento dipende dalla causa relativa all'anomalia e dalla gravità dell'ipomagnesemia. Dal momento che l'ipomagnesemia può essere fatale, è essenziale un trattamento tempestivo e mirato.

Un'ipomagnesemia lieve può essere curata trattando il disturbo alla base; tuttavia, è importante sapere che se l'ipomagnesemia è molto grave, saranno necessarie cure intensive.

Se si sta facendo uso di Digossina (perché precedentemente prescritta), il suo uso dovrà essere interrotto, se possibile, fino a quando l'ipomagnesemia non sarà stata risolta; i diuretici dovranno essere usati con cautela, oppure è bene optare per un'altra forma di rimozione dei liquidi. Inoltre, è necessario tenere presente che, con trattamenti eccessivi, si può incorrere nel problema opposto: l'ipermagnesemia (quindi l'eccessiva concentrazione di magnesio nel corpo).

Vita e gestione

Inizialmente, il veterinario vorrà controllare quotidianamente i valori di magnesio e di calcio nel cane. Durante le infusioni di magnesio, il medico vorrà anche sicuramente fare accertamenti tramite elettrocardiogramma, per assicurarsi che il cuore del cane abbia un ritmo normale.

Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi

Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.

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