Leptospirosi nei gatti: cause, sintomi e cura

Scritto da Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria Gatti
Leptospirosi nei gatti: cause, sintomi e cura

La leptospirosi è un'infezione zoonotica (può passare dagli animali agli umani) provocata da un batterio spirochete (a forma di spirale) del genere Leptospira. Negli umani la Leptospira causa sintomi simili alla febbre, la sindrome di Weil (ittero, insufficienza renale, emorragia, miocardite e aritmie), meningite ed emorragia polmonare.

Ci sono più di 250 sierotipi patogeni (che causano la malattia) di Leptospira. La distribuzione è mondiale, ma è prevalente in aree tropicali e sub-tropicali con forti piogge e in paesi in via di sviluppo. Le aree comuni includono America latina, subcontinente indiano, Melanesia, Micronesia, Polinesia, Australia, Asia, sud-est asiatico ed Europa dell'est.

Trasmissione

Gli animali più colpiti includono roditori, opossum, puzzole, procioni, bestiame, cervi, pecore, cavalli e cani. Gli animali da fattorie sono una fonte comune di leptospirosi per gli umani. I batteri sono contenuti nell'urina dell'animale infetto che contamina corsi d'acqua e terreno. Può scoppiare un'epidemia dopo piogge forti o allagamenti.

Ingestione: Consumo di una preda, cibo o acqua contaminata o durante la pulizia.

Contatto diretto: I batteri entrano nel corpo attraverso tagli nella pelle o membrane mucose (occhi, naso e gengive).

Inalazione: l'infezione aerea può capitare se il gatto inala i batteri da una fonte contaminata.

Fortunatamente, la malattia clinica è insolita nei gatti, si pensa sia dovuto a una resistenza naturale e all'avversione dei gatti per l'acqua, però è una malattia emergente in cani e persone. È possibile che i gatti siano esposti ai batteri contenuti nell'urina del cane infetto.

Una volta dentro il gatto, i batteri si dirigono nel sistema circolatorio e nei tessuti linfatici e si diffondono rapidamente nel corpo, sono invasi quanti più organi e tessuti possibili. Dopo 8 ore, il numero di batteri presenti sarà raddoppiato.

In alcuni ospiti infetti, il numero di batteri è stabile (e non aumenta drasticamente) facendoli diventare dei portatori che spargeranno batteri attraverso l'urina, infettando altri animali o umani. I batteri restano nell'ambiente per mesi o addirittura anni.

Sintomi

La leptospirosi è una malattia multisistemica con vari sintomi a seconda degli organi infetti, l'età e lo stato immunitario del gatto. Il periodo d'incubazione è di 2-24 giorni, anche se la maggior parte dei gatti rimane asintomatica. La malattia ha due fasi:

Fase 1 (acuta):

  • Perdita dell'appetito
  • Rigidità muscolare (in particolare nelle gambe)
  • Letargia
  • Febbre
  • Ipotermia (abbassamento della temperatura corporea)
  • Brividi
  • Presenza di sangue nelle urine (Ematuria)
  • Disidratazione
  • Perdita di peso
  • Dolori addominali
  • Diarrea

Fase 2 (Immunitaria):

  • Ittero (gengive gialle)
  • Gengive maculate dovute alla trombocitopenia (poche piastrine nel sangue)
  • Perdite dagli occhi
  • Perdite dal naso
  • Aumento di sete e urina, seguita da assenza di minzione dovuta all'insufficienza renale
  • Aborto spontaneo nelle femmine incinte

Diagnosi

Diagnosi leptospirosi

Il veterinario eseguirà una visita medica completa del gatto e vi chiederà della sua storia medica oltre alle informazioni sullo stile di vita del gatto, per esempio può uscire di casa e caccia? Saranno necessari dei test per diagnosticare la leptospirosi, tra cui:

  • Test di base: emocromo completo, profilo biochimico e analisi delle urine per valutare la salute generale del gatto. Potrebbero rivelare disidratazione, carenza di piastrine, azoto ureico o enzimi epatici elevati.
  • Test di agglutinazione microscopica (MAT): questo è il test più comune per la diagnosi della leptospirosi. Il test individua gli anticorpi specifici per i batteri leptospira. Si fanno due test a distanza di 2 settimane per notare l'aumento di anticorpi (quadruplicato).
  • Reazione a catena della polimerasi (PCR): un test in cui si prende un piccolo campione di DNA che viene moltiplicato milioni di volte per identificare il patogeno.
  • Colture: vengono coltivati campioni di sangue e urine per trovare il ceppo di batteri e in alcuni casi la sensibilità di questi ultimi a diversi antibiotici.

Cura

A causa della natura zoonotica della leptospirosi, bisogna fare molta attenzione quando ci si prende cura di un gatto infetto. Indossate guanti protettivi quando maneggiate fluidi o emissioni come vomito e urina.

Si usano gli antibiotici per eliminare i batteri, il trattamento ha due fasi. Penicillina per trattare i leptospira in circolo seguita da tetracicline. La terapia antibiotica dura 3-4 settimane.

I gatti molto malati vengono curati dal veterinario con cure di supporto tra cui fluidi per combattere la disidratazione e supporto nutrizionale per i gatti che non mangiano. Per i gatti con poche piastrine potrebbe essere necessaria una trasfusione di sangue.

Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi

Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.

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