Quanto può sopravvivere un gatto senza mangiare (o bere)?
Scritto da dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria Gatti - 1 commentoQuanto può sopravvivere un gatto senza cibo? Ci possono essere diverse motivazioni per cui il padrone di un micio si pone questa domanda. Il tuo gatto magari si rifiuta di mangiare, facendoti, effettivamente, preoccupare.
O magari il tuo gatto si comporta in modo strano. Ha un aspetto sano e in forma ma i suoi comportamenti non ti rassicurano... Il micio non vuole mangiare e non sai il perché. Quindi, per quanto tempo un gatto può rimanere a digiuno?
Vediamo un po'...
Quanto sopravvive un gatto senza cibo - L'orribile verità
Come il resto degli animali, i gatti hanno bisogno di acqua per sopravvivere. Senza quella, le loro cellule vivrebbero al massimo qualche giorno prima di spegnersi completamente.
Inoltre, come se non bastasse, i gatti assumono molta dell'acqua di cui necessitano dal cibo. Quindi, se inspiegabilmente decidono di smettere di mangiare o bere, potrebbero essere in guai seri.
In poche parole, se un gatto non mangia e non beve, anche solo dopo pochi giorni potrebbe morire.
In ogni caso, se invece il tuo gatto beve anche poco ogni giorno, sarà in grado di sopravvivere almeno per 2 settimane.
Ovviamente, se questo fosse il caso, avrebbero parecchi problemi a causa della fame (ai reni per esempio), ma il buon senso dovrebbe avervi già portato a capire di aver bisogno di un veterinario, si spera.
Quanto può sopravvivere un gatto senza acqua? - Un rapido declino
Come abbiamo detto, un gatto può sopravvivere solo pochi giorni senza bere. Il fatto è, che dopo aver faticato, ogni organo nel corpo del tuo gatto ha bisogno di acqua.
Gli organi, disidratati, per cercare di mantenersi attivi andranno a prendere l'acqua necessaria da altre parti del corpo, iniziando così, un processo di decadenza di tutto l'organismo.
L'organismo comunque, ha una maniera intelligente di far morire gli organi in base alla loro importanza. Prima fa andare fuori uso i reni e lo stomaco, che essendo disidratati, sono visti come "inutili".
Anche se il vostro gatto dovesse sopravvivere, potrebbero permanere dei severi traumi che non permetterebbero il funzionamento corretto del corpo. Dopo di che, se la fame e la disidratazione continuano, il corpo manderà fuori uso anche il cervello e il cuore.
È una morte terribile che nessun gatto dovrebbe patire.
Cosa fare se il tuo gatto non beve e non mangia?
Se sei preoccupato del fatto che il tuo gatto non beva e non mangi (e chi non lo sarebbe...), potresti provare a dargli qualche leccornia sotto forma liquida.
Come abbiamo più volte ripetuto, l'acqua è essenziale per la sopravvivenza del vostro gatto e, se riesci a farlo bere in qualsiasi maniera, è già un passo avanti.
Provate a dargli dell'acqua mista al tonno, l'odore di pesce e il gusto dell'acqua potrebbero piacerli e, oltre a bere, mangerebbe anche, ottenendo così importanti sostanze nutritive che gli permetteranno di vivere.
E ovviamente, se il gatto si rifiuta di bere o mangiare qualsiasi cosa, dovete immediatamente contattare il veterinario.
Motivi per cui un gatto non beve o non mangia
La mancanza di appetito potrebbe voler dire molte cose: depressione, diabete, il cibo non è di suo gradimento oppure del semplice mal di stomaco.
Di nuovo, il vostro veterinario è la miglior persona su cui potete fare affidamento in certi casi.
Lipidosi epatica
La condizione maggiormente legata allo scarso appetito, è la lipidosi epatica, anche conosciuta come sindrome del fegato grasso.
Questa condizione si manifesta quando c'è stato un accumulo di grasso nelle cellule e nei tessuti del fegato, portando così a una disfunzione del tratto biliare e degli organi in generale.
Se un gatto sta passando un periodo in cui non mangia e non beve, il sistema nervoso centrale per mantenersi attivo, cercherà il nutrimento necessario nelle cellule, metabolizzandole.
Tutti gli animali che soffrono la fame hanno questa reazione corporea. Il corpo mangia letteralmente se stesso poiché è in cerca di energie.
In ogni caso, questa malattia porta anche molti problemi al fegato, poiché le cellule piene di grasso continueranno ad accumularsi nel fegato impedendogli di funzionare come dovrebbe.
Un gatto può soffrire di due forme di lipidosi epatica, e sono:
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Lipidosi epatica idiopatica: In questo caso il tuo gatto dovrebbe aver smesso di mangiare senza un apparente motivo. Potrebbe essere a causa dello stress, della nuova casa in cui ti sei trasferito oppure per un nuovo arrivo in famiglia come un nuovo animale o un bimbo. I gatti sono molto sensibili a questo tipo di cose.
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Lipidosi epatica secondaria: In questo caso il tuo gatto potrebbe aver avuto già una malattia o un disturbo. Il diabete, malattie gastrointestinali, pancreatite o colangioepatite possono tutte portare il vostro gatto a smettere di mangiare. Si può arrivare anche all'anoressia, che si trasforma poi in lipidosi epatica.
Quando, la lipidosi epatica intacca il corpo del gatto?
Può variare. Un gatto più grasso morirà prima a causa degli eccessivi grassi depositati nelle cellule. Comunque, in media l'animale può sopravvivere al massimo dai 2 ai 10 giorni prima del decesso.
Se il veterinario sospetta che un gatto abbia la lipidosi epatica, prima di tutto misurerà il livello degli enzimi nel fegato e, se questo sarà troppo alto, significa che il gatto è malato.
Potrebbero essere fatte anche radiografie o ecografie, ma il modo più efficace per confermare la malattia, è di eseguire una biopsia al fegato.
Quanto può sopravvivere un gatto senza cibo? - In conclusione
Come detto, un gatto può sopravvivere al massimo qualche giorno senza acqua. Senza cibo potrebbe sopravvivere anche 2 settimane, ma il corpo subirebbe dei danni irreparabili.
Se il tuo gatto smette di mangiare o bere inspiegabilmente, il nostro consiglio è quello di chiamare immediatamente il veterinario.
Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.
Andrea