Quattro regole utili per rivelare il reale contenuto di carne in un alimento per cani
Scritto da dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria CaniSenza delle regole, qualsiasi prodotto che presenta solo un minimo contenuto di carne potrebbe essere etichettato come un "alimento per cani a base di carne".
Pertanto, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha stabilito 4 regole fondamentali per standardizzare il processo di denominazione dei prodotti per cani. Potete utilizzare queste regole per rilevare il vero contenuto di carne di un prodotto:
La regola del 95%
La prima regola richiede che almeno il 95% del peso di pre-cottura di un prodotto sia interamente attribuibile fonte animale indicata sulla confezione.
Ad esempio, affinché un prodotto venga denominato "Alimento per cani a base di pollo" almeno il 95% dei suoi ingredienti deve essere effettivamente parti di pollo.
E questo prima della cottura...senza contare l'eventuale aggiunta di acqua.
OK, quindi come funziona la regola del 95% per quei prodotti realizzati con due fonti differenti di carne...ad esempio manzo e fegato?
Bene, per rispondere a questa domanda, dovete prima capire come l'agenzia guarda agli "elenchi". L’autorità europea per la sicurezza alimentare richiede sempre che ogni volta che viene redatto l'elenco degli ingredienti presenti in un prodotto tali ingredienti siano riportati in base ad un ordine ben preciso, ovvero in base al loro peso pre-cottura.
E la stessa regola si applica al nome stesso del prodotto.
Pertanto, quando il nome di un prodotto in realtà include due (o più) ingredienti animali, l'ingrediente presente in quantità maggiore deve essere il primo ad essere nominato. Insieme inoltre, tali ingredienti devono costituire almeno il 95% del prodotto stesso.
Ad esempio, quando leggete su un prodotto la scritta "Alimento per cani a base di manzo e fegato"...sapete che questi due tipi di carne (manzo e fegato) costituiscono almeno il 95% dell'intero prodotto... e che il manzo… non il fegato…rappresenta l'ingrediente predominante tra i due.
Ora, un'ultima cosa...quando uno dei due ingredienti principali non sembra essere un ingrediente di origine animale (come cereali o verdure) tale ingrediente non può essere utilizzato per soddisfare la percentuale richiesta del 95%.
In altre parole, un "Alimento per cani a base di agnello e riso" deve contenere almeno il 95% di carne d'agnello.
In ogni caso, quasi tutti gli alimenti per cani che soddisfano la regola del 95% sono prodotti in scatola.
La regola del "Pasto" o del 25%
Se gli ingredienti riportati sulla confezione costituiscono almeno il 25% dell'intero prodotto (senza contare l'acqua aggiunta)…ma non meno del 95%...si applica La regola del "Pasto" o del 25%.
Per rispettare la regola del 25% bisogna introdurre un termine descrittivo a tale regola. Tra i “descrittori” usati per descrivere la regola del 25% vi sono...
- “Pasto”
- “Crocchette”
- “Formula/Ricetta”
Ad esempio, se leggete un nome del tipo "Formula per cani a base di Salmone" sapete che almeno un quarto del prodotto è salmone.
Ma fate attenzione...dato che un nome come "Pasto per cani a base di manzo" richiede che solo un quarto del prodotto sia manzo, tale ingrediente può occupare effettivamente il terzo o il quarto posto nell’elenco riportato sull'etichetta.
E questo significa che il primo ingrediente (il principale pertanto) a volte potrebbe rivelarsi un ingrediente che non volete assolutamente che il vostro amico a quattro zampe assuma.
Supponiamo che il mais sia il primo ingrediente della lista. Cosa potrebbe accadere se il vostro cane in realtà fosse allergico al mais?
Beh, il nome "Pasto per cani a base di manzo" non fa alcuna menzione del principale ingrediente con cui è realizzato effettivamente questo prodotto...in questo caso, il mais.
Pertanto il vostro cane potrebbe correre un rischio molto serio.
Capito ciò che intendiamo?
Ricordate...controllate sempre gli ingredienti presenti nell’elenco riportato sull'etichetta per avere una chiara idea del prodotto che state andando ad acquistare.
Ora, ecco un altro problema...
Se nel medesimo nome del prodotto sono presenti due ingredienti, insieme dovrebbero costituire il 25% del prodotto...l'importante è che nessuno dei due sia presente in percentuale inferiore al 3%.
Ora, a differenza della regola del 95%, questa regola consente ai produttori di includere sia ingredienti di origine animale che ingredienti di altra origine nel 25% che deve essere raggiunto.
La regola del "Con" o del 3%
Questo ci porta alla terza regola di denominazione...la regola del 3%... o "Regola del Con" come è più comunemente conosciuta.
Tutte le volte che leggete la parola "con" nel nome di un prodotto per cani, avete a che fare con un ingrediente presente nel prodotto in questione in una percentuale non inferiore al 3%.
Ecco il punto...
Prestate attenzione a questi due nomi: "Alimento per cani a base di tonno" e "Alimento per cani con tonno"
Per l'ignaro compratore, questi due prodotti sembrano più o meno la stessa cosa. Non è vero?
Ma un "Alimento per cani a base di tonno” contiene almeno il 95% di tonno mentre un "Alimento per cani con tonno" contiene solo il 3% di tonno. Un prodotto contiene oltre 30 volte più tonno rispetto all'altro
Una grandissima differenza...non credete anche voi?
La regola del gusto
Infine, la "Regola del Gusto" consente al nome di un prodotto per cani di includere qualsiasi carne specifica...pesce, agnello, pollo e così via...anche se non vi è un solo grammo di quel tipo di carne in tutto il prodotto...purché tale tipo di carne venga preceduto dalla dicitura "al gusto di" o da una dicitura simile.
Ad esempio, un alimento per cani può essere nominato legalmente "Alimento per cani al gusto di manzo" anche se il prodotto non contiene quantità effettivamente misurabili di carne di manzo. L'unico requisito è che il "gusto", e quindi l'aroma del manzo, sia anche solo minimamente percepibile da un animale usato per questo tipo di test ed adeguatamente addestrato.
Wow! Avete presente come a volte vi capita di leggere qualcosa...e semplicemente non riuscite a credere a quanto avete appena letto?
In conclusione...Un modo semplice e veloce per evitare prodotti per cani a basso contenuto di carne.
Beh, secondo noi è giusto dire che qualsiasi prodotto che presenta un nome che rispecchia le ultime due regole di denominazione di cui abbiamo appena parlato... la regola del 3% e la regola del gusto...probabilmente non può essere classificato come un prodotto per cani "ricco di proteine animali"
Che ne pensate?
Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.